Contro Al Qaddafi, e contro la guerra

La guerra all’alleato Gheddafi è cominciata: come l’8 settembre del ’43, la barzelletta che chiamano Italia cambia di campo, e si lancia nella coalizione colonialista che bombarda la Libia. Non è questione di ‘coerenza‘: chi comanda in Italia è ben fedele all’unico padrone, il Capitale, che come si sa è mobile e cinico. Così per lungo tempo puo’ servirsi di un dittatore, di cui poi può improvvisamente sbarazzarsi facendogli guerra. Per farsi un’idea sul tema, suggeriamo il blog antimilitarista roveretano, “Rompere le righe” e Petrolio Bollente, sui rapporti tra Italia e Libia fino a pochi giorni prima della guerra

Nel frattempo, ad Ancona è stata convocata un’assemblea, di cui di seguito il comunicato:

ANCONA 25 Marzo 2011
ASSEMBLEA REGIONALE
ANTIMILITARISTA E CONTRO LA GUERRA

Ancora una guerra per il petrolio

l’Italia con mezza europa (Francia e Gran Bretagna in testa), gli Stati Uniti ed altri hanno scatenato l’inferno di fuoco contro la Libia, come fu per l’Irak e per l’Afghanistan, questo significa stragi per la popolazione civile e distruzione del territorio.
Non è nostra intenzione difendere un dittatore (Gheddafi) che, così come Saddam in Irak e tanti altri, ha potuto fare sempre quello che ha voluto solo grazie alla complicità e all’appoggio delle stesse potenze occidentali che oggi gli fanno guerra (in cambio di soldi e di petrolio). Ancora una volta bisogna gridare che il feroce attacco scatenato da Francia, USA , Italia e company non è certo stato fatto per motivi “umanitari” nè tanto meno per salvare i “ribelli” di Bengasi. Si tratta solo di guerra (che ricorda tanto quelle imperialiste e colonialiste) per mettere le mani sull’oro nero e controllare le ricchezze di quella terra.
Come ogni guerra è un crimine contro l’umanità. Ancora una volta nel nostro paese destra e sinistra parlamentare (e non solo) hanno fatto a gara, dopo il delirio nazionalistico dei giorni precedenti, per portare l’Italia in una guerra contro un altro popolo. Così come fu nel 1991
con l’Irak, nel 1999 con i bombardamenti degli aerei di D’Alema contro la Jugoslavia, nel 2001 con l’Afghanistan e nel 2003 ancora con l’Irak. Destra e sinistra uniti nell’abbraccio mortale della guerra e del militarismo.

Occorre contrastare e boicottare con ogni mezzo questa guerra !

per il ritiro immediato dei soldati ed aviatori italiani da ogni scenario di
guerra (non solo Libia quindi),
per bloccare gli enormi fondi spesi dal governo (con l’appoggio del parlamento tutto) in armamenti e missioni di guerra e destinarli a risolvere i problemi della crisi economica, del
precariato e della disoccupazione, delle nostre fabbriche e aziende che chiudono una dopo l’altra, dell’accoglienza solidaristica degli immigrati e di chi fugge dalla fame e dalle guerre.

Come tutti i popoli della terra abbiamo bisogno di un futuro di pace, lavoro e
libertà.

PADRONI E GOVERNI RISPONDONO CON CRISI, GUERRE E RADIAZIONI MORTALI (la scelta criminale del nucleare è anch’essa una scelta di guerra e di morte)

per questo organizziamo per
Venerdì 25 Marzo, alle ore 21,00
presso i locali dell’USI/Malatesta di via Podesti 14 ad Ancona
un’ASSEMBLEA REGIONALE ANTIMILITARISTA E CONTRO LA GUERRA

invitiamo tutti a partecipare per confrontarci e per organizzare insieme iniziative di lotta contro questa guerra.

“Gruppo Anarchico “Malatesta” di Ancona   U.S.I.-A.I.T. Unione Sindacale Italiana”

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