Che ci fanno i neonazisti ad Illica?

Durante il luglio 2021 militanti dell’estrema destra animavano una festicciola nella frazione di Illica, sui Monti della Laga.

Il borgo devastato dal sisma era già stato interessato dalla solidarietà interessata dei fascisti quando pochi mesi prima avevano raccolto soldi vendendo magliettine a estremisti No-Vax e portandoli sottoforma di buoni spesa (“solo per italiani”, ci mancherebbe!).

Gli stessi neonazisti (area terzoposizionista romana: Raido, Azione Tradizionale, Aurhelio, etc) si sono ripresentati per una festa in paese a luglio, e hanno schierato l’artigliera pesante: convegno e concerto.

Per il primo hanno convocato il vecchio Mario Polia, antropologo esoterico-evoliano, nostra conoscenza dai tempi in cui l’allora assessore Andrea Maria Antonini lo mise a capo del Centro sulle Tradizioni Picene. “L’antropologo delle religioni” è noto perchè lidera l’associazionismo estremista e ha costruito, stipendiato nelle università cattoliche, le basi ideologiche del tradizionalismo che piace ai fascisti. Uno che quando si trova con quattro amici e una chitarra a celebrare Evola scrive e canta canzoni per i paramilitari croati Ustascia*
(*gli appartenenti al movimento nazionalista e clerico-fascista croato di estrema destra, alleato dei nazisti tedeschi e fascisti italiani nella seconda guerra mondiale” – wikipedia)
Per il concertino non si sono fatti scappare l’occasione di chiamare gli integranti della scalcagnata band ‘La Vecchia Sezione’ un gruppo storico della destra terzoposizionista romana, che quando tenta di intrufolarsi in ambienti non schierati usa l’ammiccante ed evocativo nomuncolo de ‘Sotto Mentite Spoglie’. Il gruppo nazi-rock è integrante della rete RAIDO e storica presenza nelle feste identitarie degli estremisti di destra.

Ma come ci sono arrivati i nazisti di Roma e della sua periferia a Illica?
Per scoprirlo basta seguire l’attività di Massimiliano Baldacci, informatore farmaceutico e bassista della band, nonchè storico militante dell’estrema destra italiana (in foto con l’SS Rutilio Sermonti, morto a Colli del Tronto). E’ lui a gestire il blog Aurhelio dalla costa civitavecchiese, dove tra un concerto nazista e una tirata contro gay, invertiti e aborto, trova il tempo di rilanciare qua e là notizie dal cratere accumolese.

Ma quali sono le fonti del nazista e i suoi agganci con il territorio terremotato? Il ponte è Sabrina Fantauzzi, una militante della destra sociale romana con casa-vacanze ad Illica. A lei si deve il sodalizio con i fascisti che sta alla base del progettino “Terre Vive” sponsorizzato e portato avanti dalla rete di oltranzisti romani (i sopracitati Raido, Azione Tradizionale, Aurhelio, etc.)La signora, storica attivista della destra sociale capitolina, è nella squadra del “gabbiano” Fabio Rampelli attualmente vice-presidente della camera dei Deputati (per voler essere la destra d’alternativa è pur sempre ben posizionata, la signora). Il politico è noto nell’ambiente del Movimento Sociale Italiano per aver traghettato gli ideali “comunitaristi” dell’attivismo fascista romano dentro a Fratelli d’Italia. Anni fa, sempre per mezzo della stessa signora, tentarono di mettere il cappello al Coordinamento dei Comitati, ma furono graziosamente rispediti alle loro poltrone.

Ora ci riprovano ‘dal basso’, con l’associazionismo mascherato da solidarietà tardiva, che in realtà è l’ennesimo tentativo di continuare a sguazzare ‘sotto mentite spoglie’ fin quando non verranno nuovamente a galla per gli stronzi che sono.

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Frenquellucci, il candidato filo-sionista del PD ascolano

Non abbiamo mai preso sul serio la candidatura di Frenquellucci Pietro a Sindaco di Ascoli per il PD. Nemmeno la sua coalizione ci ha mai creduto, avendo già previsto durante le elezioni di appoggiare il centro-destra di Celani (FI) nel ballottaggio contro le destre fasciste (Fratelli d’Italia + Lega Nord).

Ciò che abbiamo sempre preso sul serio del triste giornalista di provincia è il suo filosionismo. Che dopo anni di pendolarismo con Israele è precipitato in una pubblicazione dichiaratamente favorevole all’invasione delle terre di Palestina.

L’ultima fatica di questo omuncolo è infatti un omaggio ai cosiddetti “coloni” ovvero gli estremesti israeliani che illegalmente sottraggono ai palestinesi territori e risorse naturali, con violenze e soprusi (wikipedia). Ciò che è dirimente in quest’uso unilaterale della violenza -che di fatto ostacola il superamento del conflitto- è il sostegno delle forze armate israeliane, le quali si astengono dal ripristino della legalità del diritto internazionale per via del loro giuramento di fedeltà al popolo d’Israele. Per loro viene prima la causa ebraica (non dimentichiamo che Israele è uno stato religioso, dove la ragione di Stato si sovrappone artificiosamente all’ebraismo) poi la legge.

Che i coloni si comportino come terroristi e facciano parte di una rete illegale di occupazione della Palestina, non è una idea strampalata di qualche organizzazione filo-palestinese ma dell’ONU. Basta cercare online “COLONIE ISRAELE” + “ONU”.
Opinione nota a tutti, tranne che al nostro giornalucolo candidato PD al ruolo di Sindaco della città! Il quale ora è impegnato nella diffusione di questa nefandezza pubblicata per un casa editrice di geopolitica militare, la cui sezione sull’epoca fascista non ha testi sulla Resistenza mentre è ricca di contributi anticomunisti.

Il tutto a pochi mesi dall’ennesima sanguinosa azione di violenza contro Gaza in un conflitto enormemente sproporzionato che solo negli ultimi anni ha visto Israele schiacciare la Palestina in un rapporto 20 a 1.

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Vota e fai votare!

E se avete dubbi sul Curriculum Vitae del fu-cameriere del Meletti… potete leggerlo qui!

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Il 25 aprile 2020, lontani dall’ANPI

Il 25 aprile 2020 l’ANPI lo festeggia raccogliendo donazioni per gli aguzzini di oggi.
Croce Rossa e Caritas infatti, sono tra le organizzazioni militari e “umanitarie” che gestiscono e hanno gestito i campi per la detenzione degli stranieri in Italia.

(Non lo sapevi? Non preoccuparti: puoi leggere qui le lotte contro la CRI)

Il paradosso che i figli dei partigiani finanzino chi oggi gestisce i lager è sfuggito ai più, impegnati nelle campagne politiche locali. Un motivo in più per non averci nulla a che fare.

PS: Agli amanti del cappello sui fumetti, consigliamo di apporre il logo dell’ANPI pure su questo: “La vera storia della Croce Rossa”

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SABATO 21/12/19 CORTEO A FERMO, CONTRO AGROINDUSTRIA

rilanciamo:

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE DI LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA TERRA NELLO SPEZZONE DELL’UNIONE CONTADINA.

sabato 21 dicembre l’Unione Contadina sarà in piazza a Fermo al corteo Contro lo sfruttamento in agricoltura

Pur non aderendo al corteo, abbiamo deciso di partecipare per portare i nostri temi e per il dovere di sostenere i lavoratori in lotta nella vicenda Ambruosi e Viscardi e le altre lotte nel settore agricolo […]

SAREMO IN PIAZZA DIETRO LO STRISCIONE “CONTRO LO SFRUTTAMENTO CHIUDERE L’AGROINDUSTRIA” USI- UNIONE CONTADINA

SABATO 21 DICEMBRE, ALLE ORE 14,00 UNA MANIFESTAZIONE CITTADINA CON CONCENTRAMENTO A LARGO FOGLIANI

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NP – estate 2019

Dieci anni dopo, ancora in piedi la pubblicazione di ‘neropiceno’
scarica qui l’edizione estiva 2019 > Np – estate 2019

“Perchè, da ogni contrada, non smettano di sobbilare le voci ribelli”

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CORRUZIONE, ESTORSIONI, MAZZETTE… ERANO LEGHISTI E SBIRRI

[dal Resto del Carlino] Ascoli, 27 giugno 2018 – C’è anche un’ascolana tra le otto persone arrestate a Roma, sei dei quali poliziotti, per corruzione. Lei è Simona Amadio, cinquant’anni, funzionaria della procura capitolina. Nata a San Benedetto, cresciuta in città (dove vivono ancora i genitori), si è poi trasferita nella Capitale.

Le indagini hanno messo in luce il passaggio di denaro e altre utilità in cambio di informazioni e favori che arrivavano direttamente dai palazzi di procura e questura. Al centro di tutto l’imprenditore Carlo D’Aguano, da tempo attenzionato dalla Direzione antimafia per una serie di attività legate alle sale giochi e presunti contatti con la camorra. Le altre sette persone sono tutte accusate di aver fornito a D’Aguano una serie di servizi e informazioni sulle inchieste in cui era coinvolto.

In manette è finito anche il compagno di Simona Amadio, poliziotto all’ufficio scorte della questura. A loro si aggiungono due poliziotti del Commissariato Fidene e tre del reparto volanti. I sette, secondo l’accusa, assicuravano aiuto all’imprenditore indagato per riciclaggio di denaro sporco: la funzionaria della procura insieme al compagno forniva informazioni ottenute consultando la banca dati su registro indagati e intercettazioni.

Gli altri poliziotti offrivano aiuto a più livelli e servizi di ‘vigilanza’ nei locali dell’imprenditore. Tutti ricevevano in cambio utilità di vario genere: dal denaro all’acquisto e riparazioni di auto a prezzi scontati fino alla promessa di quote societarie.

Simona Amadio era stata candidata alle ultime comunali con la Lega, nella lista ‘Noi per Salvini’. La donna era, per sua stessa ammissione la ‘talpa’ in procura a servizio di D’Aguano. «Io, Carlo, me lo voglio tenere – diceva l’arrestata, intercettata, parlando dell’imprenditore in questione con il compagno – allora tu devi pensare, amore, che, come tutti gli impiccioni, lui c’ha amici poliziotti». «Allora la talpa in procura…. – aggiungeva la donna – lui (D’Aguano ndr) la prima cosa che mi ha chiesto è ‘mi posso fidare?’ A lui gli serve un appoggio in procura, cioè qualcuno che va ad aprire e va a vedere». Tra i poliziotti finiti a Regina Coeli c’è anche Francesco Macaluso, 38 anni, di recente premiato per aver salvato un ragazzo mentre tentava il suicidio lanciandosi dal sesto piano di un palazzo.

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CiccioBello

Ci piacerà ricordarlo così, coerente.

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Solidarietà con Davide Rosci

Appena pochi giorni di libertà e per Davide Rosci ricomincia l’infame galera.

Per non fargli mancare la nostra vicinanza basta scrivere a:

Davide Rosci
casa circondariale Castrogno, c.da Ceppata 1
64100 Teramo
Chi ha compagni non è mai solo!

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LIBERTA PER GLI ANTIFASCISTI
LIBERI TUTTI


A pochi giorni dalla sua ennesima carcerazione, Davide scrive una lettera dal carcere. Riteniamo importante rilanciare la missiva e invitiamo al passaparola per stare vicini non solo a Davide ma anche alla sua famiglia.

Carissim*,
giudicare in modo lucido quello che mi è accaduto in questo ultimo mese penso sia impossibile pertanto non cercherò di commentare o analizzare i singoli eventi.
Quando ti piombano addosso certe cose forse conviene solo prendere atto, quindi piano piano spero di realizzare e reagire così come ho sempre fatto.
Rientrare in carcere è stata per me una sorpresa, così come credo per tutti, e sinceramente mi sarei aspettato che questo Stato ‘’Democratico’’ mi avrebbe concesso il tempo tecnico per trovare un lavoro e quindi reinserirmi nella società, ma così non è stato.
Purtroppo loro credono di rieducarmi sbattendomi dentro e se la soluzione migliore gli appare questa veramente c’è da rimanere perplessi su quale metodo di misura sia stato adottato, la strada ora sarà tutta in salita e da qui non riesco a vedere la fine.
L’unica cosa che so di dover fare è di essere forte per me, ma soprattutto per i miei famigliari perché sono loro che subiscono di più ciò che è accaduto.
A loro va attualmente tutto il mio pensiero e proprio per loro devo restare calmo e lucido.
La cassazione ha chiuso l’ultimo capitolo di questo libro e il finale ha lasciato una morale chiara: in Italia il fascismo è vivo nelle istituzioni, le leggi fasciste servono a sbattere in carcere chi non si piega ad un sistema che premia chi ruba, inquina e lucra sulla povera gente e purtroppo che il sacrificio dei partigiani è servito a ben poco. Piangersi addosso non serve a nulla quindi c’è solo da augurarsi che dagli errori del passato si possano trarre insegnamenti per il futuro. Non farlo risulterebbe un regalo troppo grande a coloro che da sempre guidano l’Italia per i loro sporchi interessi. Sono certo che da domani si aprirà una discussione in merito.
Prima di congedarmi da questa missiva, e prendermi un caffè che il mio concellino Eddy ha fatto, voglio chiedere a tutti voi che avete sempre dimostrato tanta solidarietà di stare vicini soprattutto a mia madre. Vi chiedo di tenerla presente per un lavoretto come badante, donna delle pulizie o altro perché con la morte di mio padre non ha più un sostegno economico.
Siete stati tutti voi per me una famiglia e se una famiglia, in questo caso allargata, è unita nulla potrà piegarla.
Vi voglio bene.”

Davide Rosci

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Prysmian, una lettera dei padroni

Trovata per caso vicino a una porta di Palazzo dei Capitani, pubblichiamo una lettera dei dirigenti indirizzata presumibilmente ai colleghi del piceno.

lettera

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