…Ma a domanda, rispondiamo!

Credere nella politica, per come è ridotta oggi, non è facile. Più che a dare una direzione, a risolvere i problemi più gravi che affliggono la terra sembra sempre di più lo strumento con cui si difendono interessi e si tutelano privilegi. Per questo non siamo affezionatissimi alle urne elettorali, ci andiamo sempre meno e sempre più contro voglia. Diverso è per i referendum, dove non ci viene chiesto di mettere le nostre volontà in braccio a qualcuno che poi ha la delega (e il potere) di farne quello che vuole: a domanda secca rispondiamo, e per questo a votare l’8 e il 9 giugno ci andiamo.

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