Casapound in Val Vibrata (?)

abbiamo letto che G. Ferretti si è attirato le simpatie della Val Vibrata. Di seguito riportiamo il comunicato contro l’apertura di Casapound nella provincia teramana.

[DOSSIER] stadio, appoggi istituzionali e botte: Come G.Ferretti ha radicato CasaPound nel centro italia

E’ con una pagina facebook che viene annunciata la nascita di un circolo di Casapound in Val Vibrata, si chiama “Spazio 17” e aprirà a S.Egidio.

Dopo un paio di sortite sui giornali CasaPound aprirà quindi una sede fisica anche nell’alto abruzzo, dopo essere stata cacciata da Teramo città. “Ritenta sarai più fortunato” diceva un proverbio.

Questa volta però la spinta neorazzista non sembra essere figlia dei naziskin Teramani, ma arriva dal capoluogo piceno. Il responsabile di casapound val vibrata è infatti Roberto Monardi, uomo fidato di G.Ferretti presidente e animatore di casapound ad ascoli piceno.

Ma chi è costui e cosa c’entra con la Val Vibrata?

Giorgio Ferretti è l’esempio esatto dei due volti di casapound, l’emblema del riciclaggio dei fascisti del terzo millennio. Un ragazzo perbenista, con la faccia pulita, che non disdegna gli aperitivi chic della borghesia ascolana, ma che non perde tempo se c’è da menare le mani.

Inizia da giovanissimo a farsi le ossa nella curva dell’ascoli, di tradizione neonazista, e tra le più schierate d’italia. In curva Ferruz (così si fa chiamare su internet e sul forum di vivamafarka) entra in contatto con Forza Nuova. Partecipa subito al pestaggio di un compagno colpevole di avere un blog anarchico. Ma da lì a breve forza nuova muore e così g.ferretti si dedica a pieno alla vita curvaiola, partecipando a numerosi scontri dove si guadagna il rispetto degli ultrà.

Insieme ad alcuni fedelissimi crea un’associazione politica chiamata “manipolo d’azione” ed entra in contatto con roberto monardi, anch’esso tifoso dell’ascoli e partecipa ad alcune iniziative di casapound a roma dove i due conoscono g.iannone (presidente di casapound) che gli affida lo stendardo degli zetazeroalfa (il gruppo musicale di cui iannone è cantante, noto per la “cinghiamattanza”, dove il pubblico si picchia a sangue con le cinture). Lo stendardo viene tutt’ora appeso al centro della curva e sempre più spesso, per indicare l’orientamento politico e l’influenza che ha ferretti sulla stessa.

Ferretti, probabilmente, ispira fiducia a iannone che gli affida il compito di costituire casapound anche ad ascoli piceno, città dal passato politico importante, rimasta però senza padroni fascisti. Ferretti non lo delude, casapound recupera qualche vecchio militante, un manipolo di giovani e si butta nel circolo della politica. Il padre di Ferretti, già vicesindaco di Folignano (paese dell’ascolano) e membro di alleanza nazionale, cucie i rapporti con l’alta politica cittadina. Tutta la vecchia ala missina supporta casapound, da natali (conferenze) ad antonini (comunicati difensivi sui giornali) passando per il sindaco Castelli (ex msi) e l’ex presidente di confindustria Gibellieri, finanziatore occulto delle attività fasciste.

Ferretti è una personalità forte e con disponibilità economica.  Apre un circolo neofascista in pieno centro e si butta sui temi caldi cittadini. CasaPound anima anche la protesta operaia della Manuli, appoggiata dagli skinhead ascolani e porta oltre 100 nazisti in corteo ad Ascoli, tra i quali lo stesso iannone infinocchiando buona parte degli operai abbindolati dai servi del capitale.

L’esempio ascolano diventa un riferimento importante nella zona e riceve il benestare del vicinato fascista: ferretti infatti è in buoni rapporti con  tutte le realtà metapolitiche della zona: da “sguardo nobile” (naziskin di San Benedetto del Tronto) a “Nuove Sintesi” (associazione antisemita di Bellante), da “disperato amore” (naziskin teramani) fino a “gialloenero” di pescara. Quello che piace alle vecchie carogne fasciste è il modo d’agire: sotto ai manifesti colorati, gli slogan populisti e il pane regalato, ferretti non disdegna le vecchie pratiche. Un compagno ascolano viene picchiato in piazza del popolo di sabato sera, davanti a centinaia di persone, senza nessuna conseguenze. La sua colpa? Aver scritto su un sito che il blocco studentesco aveva aggredito gli studenti di piazza navona nel ottobre 2008. Ferretti è a processo in seguito alla denuncia di un barista.

E’ così che tra una cena col rotary club, una manifestazione degli operai, uno scontro in curva casapound si è ricavata il proprio spazio. Coadiuvata dagli ultrà, protetta dai politici e col benestare degli altri fasci casapound mira ad espandersi. E’ qui che entra in gioco Roberto Monardi.

E’ sotto sua spinta che casapound si affaccia in abruzzo. E pricasamente ad Ancarano (TE),nel 2009, dove cerca di camuffare una trovata politica con la scusa del terremoto. Fortunatamente il terreno non è fertile e trova subito contestazione. Ma l’appuntamento con la Val Vibrata è solo rinviato.

Giusto il tempo di farsi le ossa e capire che il salto di qualità si può osare. Ferretti infatti studia a Bologna dove ha partecipato ad un assalto al TPO (teatro polivalente occupato) e dove ha cercato di capire i punti deboli dell’antifascismo essendo costretto a nascondersi per evitare sonori schiaffi e sputacchi. E’ qui che gli avrebbero consigliato di lavorare sui centri minori dove i contestatori sono pochi.

E’ l’amico fidato Monardi che si incarica di portare oltre regione il clima d’odio e intolleranza fascista che si respira ad Ascoli (scritte dappertutto, caccia ai compagni, assalti a sedi di rifondazione comunista e non ultimo l’attacco squadrista di una quindicina di nazisti a suon di manganelli, bombe carta, passamontagna, fumogeni, coltelli e mazze da baseball al concerto di Zulù nel Gennaio 2011, e pare che sia proprio ferretti il mandante anonimo dell’assalto).

Monardi non perde tempo: un paio di striscioni appesi qua e là, qualche manifesto. Ed ecco che viene annunciata su Facebook la costituzione di un circolo neofascista a S.Egidio. Non possiamo permettere che ciò accada sotto ai nostri occhi. Di città autoritarie, dove ti guardano storto solo per i vestiti che indossi, ci basta ascoli.

La Teramo antifascista e gli antifascisti della val vibrata sono chiamati ad opporsi a tutto questo. Non possiamo tollerare che razzisti, sessisti, xenofobi e violenti si affaccino in abruzzo. Alla Val Vibrata sono bastati i vent’anni di dittatura e mancanza di libertà per capire che la lotta partigiana va continuata. La Brigata Maiella è un esempio sempre vivo nei nostri cuori e di tutti quelli che tengono alla libertà.

ANTIFA VAL VIBRATA

ps:

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