Morti sul lavoro

dei distinguo necessari

… per gli assassini rispediti dall’Afghanistan a casa in orizzontale, lacrime pubbliche, onori di stato e la promessa della vendetta (“Bombe sugli aerei? discutiamone in parlamento” 10/0tt – La Russa).
Per la gente che continua a volare dalle impalcature e a morire di lavoro, solo l’imbarazzante silenzio di chi continua la guerra contro lavoratori e sfruttati (la CISL inneggia a Pomigliano, l’INPS non se la sente di confessare quanto prenderanno i precari di pensione, mentre la polizia massacra i proletari migranti – manodopera da caporalato -in rivolta nel lager di Cagliari etc etc).

(ANSA) – PESARO, 11 OTT – Un operaio di 33 anni, specializzato nella rimozione di coperture in eternit e dipendente di una ditta esterna, è morto dopo essere precipitato dal tetto di un capannone industriale della Scavolini cucine, a Pesaro.
D. C. viveva a Senigallia e lavorava per la società locale Edra Ambiente. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era salito sul tetto dell’azienda pesarese ed ha calpestato una lastra non rinforzata, che ha ceduto sotto il suo peso. L’uomo è caduto da un’altezza di circa 8 metri, subendo traumi gravissimi. Ricoverato in ospedale in condizioni disperate, è morto poco dopo. Sull’incidente stanno conducendo accertamenti i carabinieri e gli ispettori del servizio antifortunistica della Zona Asur di Pesaro.

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