riceviamo e diffondiamo:
qui trovate la locandina della tre giorni,
mentre di seguito trovate il comunicato con info sul progetto,
sulle problematiche da affrontare e maggiori dettagli sul CIR
INCONTRO C.I.R. A VALLE PEZZATA DAL 24 AL 27 SETTEMBRE 2010.
Siete tutti invitati al prossimo incontro C.I.R. (corrispondenze e
informazioni rurali) a Valle Pezzata,con l’intento di dare slancio assieme
come gruppo coeso in unione di spirito e di intenti,a questa nuova realtà
che sta muovendo i suoi primi passi in Abruzzo,una nuova esperienza di vita
ed azione comunitaria e libertaria. Le nostre intenzioni sono di impostare
un modo di vivere basato su collaborazione, ricerca dell’autosufficienza
tramite scambio, mercatini, agricoltura biologica, sinergica e
permacoltura, nonchè ripristino di antichi mestieri e tradizioni locali e
alimentazione vegana/vegetariana nel pieno rispetto e difesa della madre
terra. Siamo contro ogni forma di sfruttamento e maltrattamento dell’uomo
sugli animali, come caccia,pesca,vivisezione,allevamento,ecc.
Vorremmo creare una rete di supporto e azione che si estenda a gruppi
autonomi autorganizzati, gruppi antispecisti, gruppi di lotta,associazioni
ambientaliste e animaliste, per agire assieme su questo territorio ed
oltre,salvandolo dalla distruzione che lo sta interessando.
Ci siamo insediati dall’inverno in questo paese abbandonato, sui monti
della Laga, all’interno del parco nazionale. Attualmente siamo fissi in
tre, più altr* ragazz* di passaggio e stiamo coltivando gli orti e
risistemando i ruderi centenari, di cui alcuni già abitabili. Assieme a noi
due cani, cinque gatti e tre capre, liberati dal mattatoio e
dall’abbandono. Ci sono molte case con tante opportunità di espandersi per
vivere sul luogo: su alcune stiamo cercando accordi per risistemarle mentre
altre sono da occupare. Assieme ad altr* ragazz* abbiamo scritto uno
statuto al fine di creare un’associazione per difenderci meglio e
rapportarci con l’esterno.
Il paese medievale è posto a 900 metri di quota in una valle verde di
boschi e pascoli al centro di un anfiteatro di cime,raggiungibile solo a
piedi con vari sentieri,non vi è elettricità e i centri abitati piu vicini
sono distanti alcuni chilometri. E’ diviso in due frazioni: Da Borea più
fredda e senza sole d’inverno; Da Sole esposta a sud, con clima mite. I
boschi sono di cerro, roverella, castagno, carpino, acero, faggio, salice,
con alberelli da frutto da curare, specialmente noci e meli. L’acqua è
abbondante con due torrenti e due sorgenti pulite.le tre vallate che
convergono verso il paese costituiscono un ambiente integro, che la natura
sta ricolonizzando dopo secoli di sfruttamento umano di rapina.
Si inserisce quindi in un contesto ambientale ancora incontaminato,con la
presenza di animali rari come il lupo, la salamandrina dagli occhiali,e il
gambero di fiume.Il terreno è molto fertile e gli ortaggi assumono
dimensioni notevoli anche senza letame e vangatura.
Aldilà degli indirizzi di lotta, delle etichette, delle divisioni,
dobbiamo agire ora perchè il nostro obiettivo è lo stesso: vivere in modo
giusto in armonia con la Terra, tutti gli esseri che la popolano e i nostri
simili, perchè siamo tutti terrestri, senza alcuna distinzione. Dobbiamo
opporci adesso e creare una resistenza anche ai modi illusori di tornare
alla natura, quali compravendita di interi paesi a scopo turistico, consumo
del territorio e ritorno alla campagna ed alla montagna sotto forma di
“villettopoli e palazzopoli”, alberghi, residence, seconde e terze case,
distruzione di boschi e pascolo intensivo, senza contare l’opposizione alla
minaccia petrolifera, nucleare e a tutte le nocività del progresso. Non è
questo il modo di tornare alla natura, e allo stato attuale delle cose, non
può esserci un altro modo di vivere su questo pianeta. E’ ora di ribadire
che la terra e la casa sono un diritto di tutti, senza suddivisioni e
proprietà privata o prezzo, nei secoli dei secoli, ancora di più quando a
tale schifo si aggiunge l’abbandono di una casa o di un terreno per
decenni,salvo rivendicarne il possesso quando qualcuno tocca una pietra, un
vero furto al bene comune. L’unica proprietaria della terra è la Terra
stessa,e non esistono compromessi per difenderla,in quanto ogni compromesso
va solo a vantaggio dell’uomo e a scapito della natura.
La proprietà privata della terra è l’inizio di tutte le guerre, e nulla è
cambiato nel mondo attuale da quando il primo uomo si recintò il suo
campicello dichiarandone l’uso esclusivo e scannando il suo vicino migliaia
di anni fa, e gli attuali stati,con le loro guerre,colonizzazioni,
sfruttamento a tutti i livelli,civilizzazione imposta,razzismo. Viviamo in
un pianeta dove i primi arrivati hanno cominciato a lottizzarlo, dividerlo
a pezzetti, e gli ultimi sono rimasti fregati. Vi è poca differenza di
fondo tra l’abitante di un luogo che vede come straniero e scaccia chi non
proviene da lì, e la deriva razzista che sta interessando molti paesi tra
cui l’italia, dove gli immigrati vengono ricercati e rinchiusi dentro i CIE
e rimpatriati. Il concetto di fondo è sempre il medesimo. E il disastro
continua, con la distruzione di altre civiltà e culture,le lottizzazioni
sulla Luna, la conquista dello spazio.
Questa lotta che vorremmo intraprendere non deve esser vista a livello
locale o territoriale, perchè distruzioni simili sono presenti ovunque, ed
è inutile scappare cercando altri posti,perchè il nemico avanza ovunque
dall’europa, all’antartide, alle foreste equatoriali, all’isola sperduta
nell’oceano. Motivo per cui è bene salvare anche quei pochi ambienti
rimasti dove viviamo, con la coscienza che si sta agendo in posti diversi
contro un nemico comune e con obiettivi analoghi.
Anche a Valle Pezzata come in ogni altro posto,incombe l’ombra delle
nocività imposte dalla civiltà, dell’urbanizzazione a scopo turistico, del
bracconaggio. Una società , l’Agenzia Borghi,in cui sono invischiati a
piene mani parchi,banche,regione,provincia,e tanti comuni, ha in progetto
l’espansione e la valorizzazione del territorio dei monti della laga, un
territorio selvaggio, di cui valle pezzata è solo uno dei tanti borghi e
paesi abbandonati in cui è ancora possibile una vita vera e compatibile con
la natura. La valorizzazione che loro intendono è l’ennesima espressione
dell’arroganza di questa civiltà, che distrugge il territorio col suo
tentacolo più viscido e accettato, il turismo, una delle piaghe più
devastanti del nostro tempo, che paradossalmente denota il bisogno
dell’uomo di tornare alla natura, che dovrebbe farci capire che ne siamo
orfani. I concetti stessi di turismo,vacanze, seconde case ecc. dovrebbero
farci capire che siamo tutti schiavi e che conduciamo vite e ritmi
innaturali ed alienanti. Ma senza un cambio radicale, non si risolve nulla,
anzi, si porta il problema ovunque come un cancro.
Così diventa complice della distruzione chi acquista seconde case e fa
turismo di massa, chi si trasferisce in campagna per poi continuare a
lavorare in città alimentando la merda, chi costruisce e specula su questo
bisogno, e non per ultimo, chi vende il suo terreno. Siamo tutti complici.
Nello specifico questa agenzia sta già acquistando interi paesi , e su
altri i lavori sono già avviati,come Martese, mentre sono in progetto per
Tavolero e Valle Piola. Progetti devastanti, e pro-caccia, come nel caso di
case cascignoli presso Bisenti,dove è previsto un centro sull’attività
venatoria sostenibile.Una visione antropocentrica e di lucro, di sviluppo
infinito, che sta cancellando uno ad uno i pochi luoghi vivibili e selvaggi
abruzzesi, senza mai guardare a un qualcosa di diverso e ad un cambiamento
strettamente necessario.
In merito a valle pezzata, uno speculatore locale a nome di questa società
ha già acquistato valle pezzata da sole, ma i fondi sono bloccati causa
terremoto, e finora i lavori non sono partiti. Lavori di cui si ha la
conferma dallo speculatore stesso, ma sui quali il comune di Valle
Castellana e altre persone interpellate negano di essere a
conoscenza.Esiste un grande giro di mafiate sotto quel posto, ma tutti
tengono le cose insabbiate e nel vago.
Se partisse questa invasione,l’impatto sulla natura di quel luogo sarebbe
devastante, con l’apertura di strade, taglio di boschi,rocce fatte saltare
via, inquinamento e distruzione di quegli ambienti naturali finora
risparmiati.La strada potrebbe essere fatta sopra la vecchia sterrata –
scempio aperta pochi anni fa nell’indifferenza di tutti, che ha causato
solo frane e dissesti notevoli, ed è ora inutilizzabile e ripida, o
potrebbe essere aperta da Mattere come si vocifera, con la distruzione di
migliaia di metri cubi di rocce, il taglio di un intero versante in frana,
e di centinaia di alberi.Uno scenario agghiacciante in ogni caso.
Altro problema incessante è quello del bracconaggio e del motocross
selvaggio, quasi tutti i giorni, nonostante si è in un’area protetta.
L’unico modo per rivivere questi luoghi è liberarsi dalla civiltà,
proteggerli dal cancro del sistema attuale, e valutare l’impatto
dell’insediamento in una visuale ecologica, di equilibrio e non invasiva,
altrimenti si rischia di fare gli stessi errori del passato, con pascolo e
disboscamento.Questi posti vanno difesi ad ogni costo, perchè sono un bene
comune, un patrimonio di tutti coloro che verranno, non un qualcosa da
vendere per interesse o per svago estivo, da far restare morti 11 mesi
l’anno,o da tenere nell’abbandono per l’egoismo privato.
Salvare questi luoghi selvaggi rivivendoli e facendo rete comune deve
essere il punto di partenza per muovere iniziative, creare consenso tra le
popolazioni, smuovere le coscienze, promuovendo l’autogestione del
territorio,la difesa della natura e nuove idee.
Cerchiamo persone disposte a vivere qui, anche di passaggio, a mettersi in
gioco lottando,per agire ora, costruire e ampliare un gruppo di lotta e
confronto su questo territorio, in unione con tutte le lotte, per essere
coerenti con i propri ideali per salvare questo pianeta. Ogni tipo di
energia e forma di espressione è ben accetta,dalle strade pacifiche e del
confronto, alla resistenza nel caso dell’avanzata della repressione,ponendo
il punto che difendere la natura del luogo è la priorità fondamentale,e
viene prima dell’autoproduzione e del rivivere il posto.
Nessun compromesso per la difesa della Terra.
Durante la durata dell’incontro ci concentreremo sulla risistemazione di
alcune case,la vangatura di terrazze, la raccolta di legna per l’inverno, e
ci saranno vari workshop come riconoscimento,raccolta e distillazione delle
erbe,escursioni sul territorio circostante,veganesimo,liberazione animale.
Chiunque voglia condividere le proprie esperienze,proposte ed azioni sulle
tematiche ecologiste,libertarie,antiautoritarie e non solo è ben accetto. A
turno si andrà a Teramo o Ascoli Piceno in stile freegan per recuperare
pane secco, frutta e ortaggi.
Ci saranno cerchi e assemblee per valutare le strategie per rivivere
questo posto e salvare la natura, valutando le proposte senza gerarchie e
commercio,condividendo esperienze, e puntando all’autofinanziamento e
all’autogestione.
COSA PORTARE :
tenda,sacco a pelo,indumenti pesanti,cereali,legumi,semi e alberi da
piantare,attrezzi agricoli per i lavori da effettuare,teloni
impermeabili,idee e voglia di partecipazione,divulgazione di conoscenze per
collaborare assieme e lottare per costruire un mondo migliore.
DA ASCOLI PICENO :
Se venite da nord, autostrada A14 adriatica,e uscite a San Benedetto Del
Tronto,quindi proseguite sulla superstrada per Ascoli Piceno e prendete la
strada per Valle Castellana,quindi per la frazione Mattere. Da qui
imboccare la sterrata per Stivigliano sulla destra,e al bivio parcheggiare
al cimitero. Scendere verso il torrente, passare il ponticello e imboccare
il sentiero che risale dolcemente il fianco della valle per circa un’ora.
Si passa sotto una delle case, alla vostra sinistra, e dopo il guado del
torrente risalite e siete arrivati.
DA TERAMO :
Se venite da sud, autostrada A14 adriatica, e uscite a Giulianova-Mosciano
s.Angelo ,dopodichè prendete la superstrada per Teramo.
Se venite dal versante laziale o da Roma,prendete l’autostrada A24 per
l’Aquila-Teramo,e dopo il traforo del Gran Sasso proseguite fino a uscire a
Teramo. Da Teramo seguite la strada per Rocca Santa Maria – Ceppo. Arrivati
al paese proseguire a destra per “Serra”. Dopo alcuni km. Su strada stretta
in quota,ignorare il primo bivio a sinistra per Valle Castellana,
continuare quindi fino al secondo bivio a sinistra con muretti, cartello e
spiazzo sulla destra. Seguite a piedi la sterrata ripida in discesa per 30
minuti, dopo l’ultima curva si vede il paese entrando nella valle, passate
la chiesa e risalite seguendo il sentiero. Pullman da Teramo per Rocca
Santa Maria alle 10:30,13:35,14:10,19:00
Diffondete,partecipate e agite!
Annunciatevi urlando, ululando o come volete! Vi aspettiamo!