Parola di sbirro
Ascoli – Hanno rischiato la vita i tre agenti di polizia penitenziaria che sono rimasti feriti a seguito di una colluttazione con un detenuto marocchino. “L’episodio – ha tenuto a sottolineare Aldo Di Giacomo, segretario nazionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe – è di estrema gravità a conferma dei grandi rischi che gli agenti corrono ogni giorni in tutti gli istituti di pena italiani. Fornisco alcuni dati critici del 2008 verificatisi nella casa circondariale di Marino del Tronto: tre atti di autolesionismo, tre danneggiamenti alle strutture carcerarie, 15 detenuti che hanno fatto lo sciopero della fame e un ferimento. Devo mettere in evidenza che il carcere di Marino del Tronto è fra i migliori sia per quanto riguarda le criticità che per il modo in cui viene gestito. Purtroppo a rendere difficile la situazione è il sovraffollamento, elemento negativo che caratterizza tutti i carceri italiani. Gli agenti di polizia penitenziaria svolgono un lavoro oscuro che a volte li chiama anche a dover salvare la vita di qualcuno”. Pochi giorni fa si è sfiorata la tragedia perchè il marocchino ha acceso la bombola da campeggio del gas, utilizzata per cucinare e si è avventato contro la persona con la quale stava discutendo molto animatamente.
Marco
Un nostro compagno è stato arrestato accusato di spaccio.
In attesa del processo rimane in carcere.
A lui la nostra incondizionata solidarietà e vicinanza umana
Puoi scrivergli a questo indirizzo:
Marco De Santis
Casa Circondariale di Marino del Tronto
Via dei Meli, 218
63046 Ascoli Piceno (AP)