dal corriere adriatico
"Le preoccupazioni dei sindacati ascolani sul futuro dello
stabilimento Manuli Rubber a Campolungo erano fondate. Con le
maestranze collocate in ferie, ieri mattina, la multinazionale ha
comunicato alle organizzazioni sindacali nazionali il piano di
ristrutturazione aziendale che scatterà simultaneamente negli
stabilimenti di Ascoli, Bologna e Milano.
Per il sito ascolano comporterà l’apertura della
procedura di mobilità per 375 dipendenti. Il totale della forza lavoro
si attesta sulle 450 unità per cui non si sa se dai licenziamenti si
salveranno i dipendenti della Manuli Oil Marine, un’altra struttura di
Campolungo.
La comunicazione dell’apertura della procedura di
mobilità non è stata, purtroppo, un fulmine a ciel sereno. Da troppi
mesi la multinazionale aveva preferito glissare sui piani di rilancio
del sito ascolano nonostante il pressing delle organizzazioni sindacali, a seguito di scioperi e di un lungo periodo di cassa
integrazione."
5 agosto
Gli operai, per protesta, hanno bloccato l’asse attrezzato nella zona
industriale di Campolungo.
I manifestanti hanno lasciato passare solo gli altri lavoratori che dovevano recarsi nelle aziende della zona e i fornitori.
Presenti sul posto solo il corpo dei vigili urbani che devia su altre arterie il traffico, e agenti in borghese.
6 agosto
Presidio operaio ai cancelli della fabbrica Manuli, per evitare che i macchinari già venduti vengano prelevati.
Una storia simile a quella che in questi giorni vivono (all’epilogo) gli operai dell’INSSE presse a Milano, finendo sui titoli dei giornali.
>> Ore 16.30 presso il Congressi della Camera di Commercio (via Repubblica, 25 – Ascoli) i politicanti si incontrano. Gli operai pure.
19 agosto
Chiuso per circa un’ora in una cabina dello stabilimento
balneare Da Luigi a San Benedetto del Tronto e poi scortato fuori dallo
chalet dagli agenti della Digos e dai carabinieri sotto l’applauso
ironico di circa una trentina di lavoratori della Manuli.
Gli operai della Manuli da giorni erano informati che
il direttore dello stabilimento, l’ingegner Bertotto, era in
villeggiatura a San Benedetto del Tronto.
Alle
11 in punto gli operai sono giunti all’ingresso dello stabilimento
balneare e hanno esposto uno striscione: “Bertotto al mare e noi
licenziati con il mutuo da pagare”. Il direttore dello stabilimento
della Manuli è stato subito avvertito della presenza degli operai e
temendo reazioni incontrollate ha richiesto l’intervento delle forze
dell’ordine che poi hanno provveduto a farlo allontanare. Non ci sono
stati disordini.
PS: Condanna da parte di confederali e politicanti, l’iniziativa era coordinata da ugl e sdl.