[La Fionda – TE] Assemblea antimilitarista

Il 16 aprile ci sarà un’assemblea antimilitarista alla Fionda, saranno presenti  compagni/e di Rovereto e Trento per presentare questo progetto di lotta e discuterne assieme.

16 aprile ore 21
presso lo spazio antiautoritario La Fionda
(via Trento e Trieste 35 – Teramo)
per info lafiondateramo@yahoo.it

GUERRA ALLA GUERRA!
Governo e Provincia di Trento vorrebbero costruire, a sud di Trento, una base militare in grado di ospitare 1600 soldati di professione. Una base estesa su circa 30 ettari di campagna, un vero e proprio paese nel paese con alloggi, sala convegni, cinema, campi sportivi, officine, armerie, poligono di tiro, ecc., più un’area consistente (superiore al 30%) sottoposta a segreto militare.
Nelle intenzioni, per ampiezza, costi e caratteristiche, la base di Mattarello sarà una delle strutture più importanti per le attività dell’esercito italiano.
Da tempo, alcuni compagni e compagne di Trento e Rovereto, si sono attivati per tentare di impedire che questa ennesima base di morte venga costruita.

Dire no alla costruzione della base di Mattarello, è dire no alle ultime carneficine di cui l’esercito italiano è stato protagonista, in Iraq come in Afghanistan; ed è un passo in avanti nel tentativo di impedire che altre ne vengano perpetrate.

Dire no alla Base di Mattarello è anche un tentativo di inceppare le attuali politiche sempre più aggressive e autoritarie qui, in Italia.

L’ esercito è chiamato e sempre più lo sarà a pattugliare le strade delle nostre città per garantire la sicurezza e la tranquillità di pochi privilegiati, contro la rabbia e le lotte di sfruttati e ribelli.

L’esercito avrà inoltre il compito di proteggere strutture di primario interesse nazionale, come è già avvenuto per la discarica di Chiaiano, da quegli uomini e quelle donne che si opporranno ai cantieri per l’alta velocità, alle discariche, agli inceneritori o, nel prossimo futuro, alle centrali nucleari.

Queste sono solo alcune delle molteplici motivazioni che potrebbero intrecciarsi in una lotta come quella di Mattarello; una molteplicità che tuttavia, può essere ricondotta ad un unica causa scatenante, quella della guerra.

Impedire la costruzione della base di Mattarello, vuol dire agire concretamente contro la guerra.

Contro la guerra che fuori dai confini nazionali bombarda, affama e tortura intere popolazioni; e contro quella che all’interno, ha come bersaglio tutti noi, uomini e donne, italiani, migranti, rom, regolari e clandestini.

Come si vede, la posta in gioco è alta, e il compito sicuramente ambizioso; le possibilità di creare un forte movimento d’opposizione alla base , di muovere efficacemente guerra alla guerra, dipenderanno anche dalla partecipazione e determinazione di ognuno di noi.

leggi l’appello intero

Questa voce รจ stata pubblicata in Scalfendo il quotidiano. Contrassegna il permalink.