convegno Foibe a Fermo

i compagni e le compagne del C.ollettivo A.ntifascista F.ermano,
insieme ad altre realtà e cani sciolti del territorio, hanno dato vita
a una campagna politica di presenza antifascista nel quartiere popolare
(e storicamente rosso) della città di Fermo, dove si sono insediati i neofascisti di AriEs,
sotto il paravento dell’associazione culturale che in realtà copre
Forza Nuova.
[leggi l’articolo sull’inaugurazione]

Il primo appuntamento è stata una festa di socializzazione, contro il fascismo, intitolata "La Resistenza non conosce crisi".
[guarda la locandina]

Il secondo era un’iniziativa con la Kersevan sul revisionismo e le
fiobe. Dopo la censura dei quotidiani locali (sempre propensi a
lasciare spazio ai comunicati dei fascisti), dopo le pressioni di
Alleanza Nazionale, Azione Giovani, La Destra, i neofascisti di AriEs,
delle amministrazioni locali, della questura e dei vari ‘tutori
dell’ordine’, gli organizzatori decidono di spostare l’iniziativa dal
quartiere Molini Girola ad una sala pubblica nella piazza centrale di
Fermo.

A poche ore dall’inizio del convegno gli organizzatori vengono
gentilmente avvisati che mancherà l’autorizzazione anche per la seconda
sala, senza che venga data loro alcuna spiegazione.
I compagni convocano un presidio il giorno stesso, alla stessa
ora prevista per il convegno, nella piazza centrale della città davanti alla sala
Multimediale dove si sarebbe dovuto tenere il convegno.

Quel che succede da questo punto lo rimandiamo direttamente al comunicato del Collettivo Antifascista del Fermano.pdf

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