Comitati contro le antenne radio – bloccati i lavori

CHI FA DA SE, FA PER TRE (PADRONI, POLITICI E RE)

27 febbraio 2008 – Nasce il comitato contro le antenne a Brecciarolo
I residenti di Brecciarolo scoprono che a breve ci sarà l’avvio dei lavori
che dovrebbero portare all’installazione di una stazione radio per la telefonia
mobile proprio nelle vicinanze del parco giochi e del circolo per gli anziani.
La prima iniziativa è quella di una petizione che dovrebbe convincere il Comune
ad intervenire per stoppare i lavori, magari con l’obiettivo di delocalizzare
l’impianto.
L’intenzione, promettono, nel caso in cui anche la petizione non dovesse
sortire alcun risultato, è quella di arrivare a manifestazioni di protesta come
il blocco stradale.
Altro punto fortemente criticato dai residenti è il fatto di essersi
trovati a scoprire la concessione di questa autorizzazione soltanto quando i
‘giochi’ erano ormai fatti, ovvero quando si è impiantato il cantiere.
[gli articoli de l’infame
del carlino
la
bugia quotidiana
]

9 maggio 2008 – Tavolo tecnico: il comune dà garanzie ai comitati
Nella Commissione Ambiente di ieri, giovedì 8 maggio, è stato affrontato il
problema del proliferare delle antenne per la telefonia mobile.
Alla Commissione sono stati invitati il Presidente della Circoscrizione di
Porta Maggiore, prof. Travaglini, per il caso dell’antenna di via Cellini, ed
il Comitato di Brecciarolo per l’impianto che dovrebbe sorgere nelle vicinanze
del Bretta.
La Commissione, alla presenza dell’assessore Travanti, nell’approfondire gli
aspetti normativi che regolano la materia e che purtroppo consentono ampia
libertà operativa ai gestori del settore, ritiene ormai improcrastinabile il
varo di un apposito Piano comunale che normi il territorio comunale e individui
i siti idonei alla collocazione degli impianti.
La Commissione ha richiesto anche una mappatura degli impianti esistenti sul
territorio comunale ed ha ritenuto che nella predisposizione del Piano si dia priorità
ai siti su aree pubbliche piuttosto che private per evitare, come avviene ora,
la corsa all’accaparramento da parte dei singoli, visto il cospicuo indennizzo
che i gestori danno per l’utilizzo degli spazio privati ed anche per stabilire
il principio che il ristoro per il disagio provocato dalla presenza di tali
impianti non sia a beneficio di pochi ma di tutta la collettività.
L’assessore Travanti ha comunicato che già da due anni è allo studio la
predisposizione di un regolamento ed ha ribadito la volontà
dell’amministrazione di procedere in tempi brevi all’affidamento dell’incarico
a tecnici specializzati, tramite bando pubblico, non appena in possesso delle
relative risorse economiche che dovranno essere disponibili con il prossimo
avanzo di amministrazione.
La Commissione nel ribadire che tale ritardo debba essere sanato non oltre tale
data (quella della verifica degli avanzi di amministrazione che dovrebbe
avvenire prima della prossima estate) ha offerto tutta la propria disponibilità
e collaborazione per far si che il Comune di doti di tale Regolamento entro il
corrente anno.
[l’articolo de l’infame
del carlino
]

24 Novembre 2008 – I comitati di Ascoli organizzano un incontro
Al circolo Tufilla, alla presenza dei comitati di Brecciarolo, Borgo Chiaro,
Spinetoli e Via Spalvieri, si è svolto un incontro sull’elettrosmog delle antenne radiotelefoniche selvagge, nella provincia di Ascoli Piceno. Presenti anche semplici cittadini venuti per
infrmarsi meglio e capirne di più.
Il tema principale è stato il ‘vuoto’ legislativo, da imputare
alla volontà dell’amministrazione comunale, che avrebbe dovuto legiferare all’interno delle
legge quadro regionale del 2001 in materia. La mancanza di un piano antenne avrebbe lasciato mano libera alle imprese, che
con ingenti indennizzi ai privati hanno minacciato seriamente la salute
pubblica.
Una degli avvocati dei comitati, anticipa che presenterà un esposto in
consiglio comunale, in merito agli aborti e alle malformazioni delle piante e
degli animali esposti alle radiazioni delle antenne cellulari.
[leggi l’articolo] [approfondimento in materia legislativa]


7 marzo 2009 – Bloccati i lavori per l’installazione delle
antenne a Brecciarolo.
Nel primo mattino le forze dell’ordine (?) sono intervenute perchè alcuni
mezzi utilizzati dall’azienda non riuscivano ad accedere sul posto a causa di
alcune vetture parcheggiate davanti all’ingresso del cantiere.
L’azienda ha momentaneamente sospeso i lavori, il Sindaco Celani rassicura che
sarà trovato un altro sito ‘compatibile’ (o con meno rogne?) per l’area della
costruzione.
Perplessità sono state mosse dal comitato, sulla fattibilità di un sito
alternativo. Inoltre è stata fortemente ribadita la necessità di un piano che
tenga conto del territorio, dei rapporti sulla salute e sulla reale necessità
delle antenne.
In passato un’altra manifestazione contro le installazioni era nata nel
popoloso quartiere di Monticelli: anche in quella situazione i residenti del
quartiere tentarono di impedire agli addetti l’accesso ai lavori, per difendere
la vivibilità della loro zona
Il problema rimane ancora vivo in alcune zone della città.
[leggi] [forum sulle antenne selvagge ed elettrosmog]

8 marzo – Antenne di telefonia sulla Torre, il quartiere insorge

e lancia un incontro pubblico



La
protesta dei cittadini sale alle stelle di fronte alla notizia che
l’amministrazione andrebbe a collocare dei ripetitori sul palazzo di 13
piani che vuole realizzare nella zona Peep Santissima Annunziata.
Si
tratta di una soluzione che darebbe al Comune la certezza di introiti
cospicui da chi ottiene questa concessione, tra l’altro in via
continuativa, in un momento dove le risorse finanziarie sono sempre più
difficili da reperire.
Un aspetto che va a rinforzare l’opposizione più volte espressa da parte dei cittadini per tale intervento edilizio.
La voce raccolta getta nuova luce sui motivi
per cui l’amministrazione comunale si ostina a voler dare seguito a
questo progetto, nonostante il parere contrario dei residenti.
"Noi siamo preoccupati per i rischi che l’inquinamento elettromagnetico
comporta alla salute, in particolare relativamente all’aumento dei
tumori. I pareri degli scienziati sono discordanti, è vero, ma non
vorremmo trovarci a sperimentarlo sulla nostra pelle”.
Secondo gli stessi residenti anche una smentita
da parte della stessa amministrazione comunale non li lascerebbe
tranquilli, visto come è stato gestito in questi anni tutto il progetto
e in considerazione del fatto che una conferma significherebbe
aumentare il dissenso verso l’opera.
“Invitiamo – concludono –
tutti i residenti della zona a ribadire con forza la contrarietà a
questo progetto in occasione dell’incontro che si terrà

venerdì 20
marzo alle ore 21

presso la palestra Sabatino D’Angelo

 

 

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