Il Consorzio sviluppo futuro manda a casa 35 ex-operai Carbon e apre la mobilità per 15 ex-operai Aquilone
Vanno in mobilità gli ultimi 35 operai dell’ex Sgl Carbon che erano
stati assunti dal Consorzio sviluppo futuro di Latina, in attesa di
cominciare la riconversione dell’area occupata dallo stabilimento della
multinazionale. L’azienda laziale invierà oggi le lettere di messa in
mobilità (per altri sette era già scattata la settimana scorsa), mentre
l’assessore provinciale alle politiche del lavoro, Emidio Mandozzi, ha
convocato per venerdì 27 febbraio la Commissione provinciale per la
ratifica della messa in mobilità.
Ieri
pomeriggio, Luciano Paoletti e Mauro Cotesta, in rappresentanza del
Consorzio laziale, hanno incontrato nei locali dell’Ufficio del lavoro
di via Kennedy, i rappresentanti dei sindacati Floriano Canali (Uil),
Ubaldo Falciani (Cgil) e Marsilio Antonucci (Cisl), presente anche
Lamberto Marchei di Assindustria, per comunicare la notizia.
La mattinata
era cominciata con la notizia del licenziamento di quindici operai ex
Aquilone, che il maggio scorso erano stati riassorbiti da due società,
Robur Facchini ed Hevea, nate dalle cenerei di Aquilone, anch’esse
facenti capo al Consorzio sviluppo futuro. Per questi lavoratori,
adesso, si apre la procedura di mobilità.
Il 26 febbraio, nella sede di Assindustria, si è giunti ad una ipotesi
d’accordo tra i rappresentanti della società Consorzio sviluppo futuro
di Latina e le organizzazioni sindacali circa il
pagamento delle spettanze (i mesi di novembre, dicembre, gennaio, parte
di febbraio, oltre al Tfr) agli ultimi 35 dipendenti dell’ex Sgl
Carbon. Si è trovata una intesa sulla base della rateizzazione, in sei
o sette tranche, del pregresso ed una indennità di mobilità che è a
carico dell’azienda laziale. La prima parte del dovuto, cioè l’intera
mensilità di novembre, dovrebbe entrare nelle tasche dei lavoratori ex
Sgl Carbon il 6 marzo. Dopo l’incontro in Assindustria si è svolta
l’assemblea dei lavoratori per discutere di questa ipotesi di accordo e
si è deciso di continuare a scioperare finché non verrà pagata la
mensilità di novembre.