KISS, presidio ai cancelli e alla Diesel

Questa mattina si presenteranno tutte, le circa cento donne della Kiss
di Pagliare destinate ad ingrossare le fila della disoccupazione
picena, alla manifestazione di protesta indetta dai sindacati davanti
ai cancelli della fabbrica tessile, sita in zona artigianale ovest. Con
l’orario convenuto fissato per le ore 11, le operaie di quella che è
stata per oltre un trentennio la fabbrica tessile per antonomasia di
tutta la Vallata, protesteranno per la perdita del lavoro.
Con la
procedura di mobilità che è stata già avviata, le speranze sono quelle
di “conquistare” dalla proprietà un anno di cassa integrazione
straordinaria.

Sindacati che hanno anche organizzato dei pullman per portare, domani
stesso [17/2], la protesta operaia laddove è partito il tracollo della Kiss,
ovvero a Vicenza, patria della Diesel di Renzo Rosso, dove è stata presa la decisione di
recidere la collaborazione con l’azienda di Pagliare per andare a
produrre in Marocco, come il copione della delocalizzazione da costi
prevede oramai da alcuni anni. La Kiss, azienda façonista che produceva
jeans per conto del marchio “Diesel” del patròn vicentino Renzo Rosso è
solo l’ultima di una lunga serie di imprese che chiudono i battenti, in
un territorio piceno in caduta libera.

[corriere adriatico]

dopo le mobilitazioni >
La Diesel, durante il presidio fa sapere di non voler ‘delocalizzare’ e rimbalza la polpetta avvelenata alla KISS, che, sempre secondo i colletti bianchi della Diesel, avrebbe ridotto la produzione da 1600 a 300 capi (di sua sponte…).
"A questo punto, pensiamo che sia l’azienda ad aver
deciso di chiudere
— dice Canali — e vogliamo che ci spieghi il
perché".
I sindacati avanzano anche l’ipotesi di un contratto di
solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro e relativa retribuzione…  sigh

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