[dai giornali]
TERAMO. Alle 18:20 a corso San Giorgio scoppiano i primi scontri tra ragazzi di destra e di sinistra. E’ stato il leader di Forza Nuova Marco Forconi a violare per primo il cordone di polizia che teneva separati i militanti di estrema destra dai ragazzi del gruppo degli antifascisti teramani.
Forconi (dirigente indagato per istigazione all’odio razziale, amico delle guardie, nella foto) ha scavalcato il cordone e affrontato i ragazzi di sinistra innescadno un’immediata razione dei poliziotti che con caschi manganelli e scudi hanno caricato Forconi e gli altri ragazzi di Forza Nuova.
Lo scontro è stato l’epilogo di un pomeriggio di tensione in cui il gruppo degli antifascisti teramani ha gridato a lungo slogan come “Teramo antifascista” contro i ragazzi di Forza Nuova che avevano annunciato da tempo una manifestazione sotto la Prefettura. Fino alle 18:20 i ragazzierano stati tenuti a distanza da un’ottantina di uomini delle forze dell’ordine, polizia carabinieri forestale e finanza
Agli scontri sono seguiti cinque minuti in cui il capo di Forza Nuova è rimasto disteso a terra dopo essere stato bloccato dalla polizia. Le bandiere sono rimaste sull’asfalto mentre altri poliziotti bloccavano i ragazzi di sinistra che avanzavano.
TERAMO: TORNATA LA NORMALITA’ DOPO SCONTRI TRA MILITANTI DI FORZA NUOVA E FORZE DELL’ORDINE
TERAMO – La situazione nel centro storico di Teramo è tornata alla normalità verso le 19.15, quando il cordone di polizia, indietreggiato, ha permesso il ritorno alla libera circolazione dei passanti sul corso principale. Qualche minuto prima la delegazione di Forza Nuova era stata invitata a lasciare il presidio organizzato per il volantinaggio e scortata fuori città per fare rientro a Pescara, da dove gli attivisti erano arrivati.
Solo dopo questa iniziativa anche il gruppo di una trentina di simpatizzati di sinistra si è sciolto, non senza aver rivolto cori e slogan contro le forze dell’ordine. Non si registrano feriti, se non qualche contuso tra gli attivisti di Forza Nuova, che comunque non ha fatto ricorso alle cure dei sanitari. Trascorsa la fase ‘calda’ degli scontri, adesso il caso passa negli uffici della Digos e dei nuclei informativi dei Carabinieri.
Tutti coloro che hanno partecipato ai tafferugli saranno identificati attraverso le immagini girate dalla Scientifica e si procederà alla denuncia: lo ha assicurato il responsabile del servizio di ordine pubblico della Questura di Teramo, il vicequestore aggiunto Gennaro Capasso. In totale le persone coinvolte sono una trentina.
L’episodio ha provocato grande tensione nel pomeriggio del sabato, dedicato per consuetudine al passeggio su corso San Giorgio, ma soprattutto molte critiche da parte dei cittadini che hanno trovato il centro storico blindato per via della manifestazione e della prevista contestazione delle frange opposte. Da tempo è, infatti, in atto una contrapposizione molto dura tra le fazioni politiche locali, con numerosi provvedimenti di interdizione adottati di recente dalla magistratura.