F(R)ECCIA è pagine di anarchismo e critica radicale dall’abruzzo.
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I PERCHE’ DI QUESTO NUMERO SPECIALE DI F(R)ECCIA
Il 30 maggio 2009 i fascisti del terzo millennio, come amano
definirsi i camerati di Casa Pound, a Teramo non sono arrivati. Il loro
raduno nazi-fascista, con annesso concerto degli zeta zero alfa, è
stato annullato. La forza e l’unione di uomini e donne di
buon cuore, di antifascisti e antifasciste, di individualità
rivoluzionarie e di gruppi organizzati ha fatto sì che il potere per
una volta chinasse il capo. Perché in quei giorni è stato chiaro a
tutti che il concerto del 30 maggio, più che casa pound, in città lo
volevano polizia, carabinieri, prefetto e autorità comunali e parte dei
mass-media che fino all’ultimo hanno tentato di farlo svolgere. La
nascita di Teramo antifascista, movimento nato dal basso,
auto-organizzato e autogestito nella lotta ha dato il là alla reazione
di una città intera, che nelle strade, nei bar, sui giornali, in quei
giorni ha urlato a squarciagola: noi i fascisti non li vogliamo.
Per questi, e per svariati altri motivi, che nelle pagine
seguenti verranno spiegati, abbiamo deciso di raccogliere la gioia, la
rabbia, la lotta di quei giorni in questi fogli.
F(r)eccia, numero speciale, nasce dalla collaborazione dei
redattori del giornale, con alcuni/e anarchici/e della costa teramana
insieme con i compagni e le compagne che animano lo spazio
antiautoritario teramano “La Fionda”.
Questo numero di F(r)eccia sarà diviso in due parti ben distinte.
Una prima parte sarà dedicata completamente al resoconto, il
più possibile dettagliato, della nascita di Teramo Antifascista, dei
suoi volantini e delle fasi di lotta che hanno portato all’annullamento
del raduno fascista del 30 maggio.
Una seconda parte sarà, invece dedicata all’analisi critica,
dove ci soffermeremo a ragionare sui limiti e le prospettive, che una
lotta specifica come questa può avere in un’ottica di stravolgimento
dell’esistente in cui viviamo.
Queste pagine, da parte nostra, vogliono essere uno stimolo
per far sì che l’entusiasmo, che questa lotta antifascista, ha portato
in tutta la provincia teramana, non si disperda e che possa essere una
scintilla per accendere un nuovo fuoco di rivolta, perche’ finalmente
si possa vivere tutti e tutte liberi e libere.
In ultimo, ma non di importanza, vogliamo dedicare queste
pagine a tutti/e quelli/e che in questi anni e nel passato sono stati
discriminati/e per il loro colore di pelle, per le loro scelte sessuali
e politiche e in generale per la loro diversità e diciamo loro… solo
l’azione dirette può allontanare dalle nostre vite i razzisti di ogni
risma.
FELICI DI NON AVERE POTERE
CONTENTI DI DISTRUGGERE QUELLO DEGLI ALTRI