Ancona contro FN

All’inaugurazione hanno preso parte Roberto Fiore, eurodeputato e segretario nazionale del partito di estrema destra, il coordinatore regionale Marco Gladi e il candidato a sindaco per il capoluogo dorico, Elisa Gasparroni.
Fin da subito vi sono stati momenti di tensione. Sul posto era già presente la Digos ed il reparto della celere della polizia che ha fatto da muro e ha chiuso così la strada all’altezza di via Pergolesi ovvero già ad un centinaio di metri di distanza dall’ingresso della sede forzanuovista (di fronte alla Standa) per evitare che potessero verificarsi degli scontri tra i militanti di Forza Nuova ed il gruppo di ragazzi dell’Ambasciata dei Diritti e delle Comunità Resistenti delle Marche che hanno dato luogo ad una contromanifestazione.

Quest’ultimo gruppo, composto da una cinquantina di giovani, ha però iniziato a lanciare alcune bottiglie di birra contro gli agenti di polizia che non volevano farli avanzare. Ne è scaturita una carica durata alcuni minuti nella quale è volata qualche manganellata. Un’auto è stata danneggiata da una bottiglia, il lunotto posteriore è stato mandato in frantumi. I manifestanti hanno sparato anche un petardo e lanciata una sbarra di ferro.
I negozianti, per timore che potesse accadere qualcosa di più grave, hanno abbassato le saracinesche. Il traffico è stato deviato verso via Giordano Bruno e via Fiorini.
Fortunatamente non vi sono stati momenti di particolare violenza. La calma è poi ritornata dopo circa un’ora, intorno alle 19.30, forse grazie anche alla pioggia che ha spento gli animi accesi, di tutti.
Fra i militanti di Fn è comparso ad un certo punto pure il presidente dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia Mohamed Nour Dachan, che ha risposto ai giornalisti di non avere "alcun problema" per l’apertura di quello che Elisa Gasparroni (candidato sindaco per Fn) ha definito "un presidio a tutela degli italiani".
"Non ce l’abbiamo con gli extracomunitari – hanno detto Fiore e il segretario regionale di Fn Marco Gladi – ma il nostro obiettivo è sostenere le famiglie italiane, che vanno tutelate nel loro diritto alla casa, all’iscrizione dei figli all’asilo, e non possono essere scavalcate dagli extracomunitari".
"L’unico modo per garantire gli immigrati – ha affermato Fiore, che ha attaccato anche le politiche pro-gay – è aiutarli a casa loro, proteggendoli dallo sfruttamento delle grandi multinazionali".
Gli attivisti dei centri sociali e delle associazioni per i diritti dei migranti che hanno promosso la manifestazione di oggi ad Ancona contro l’inaugurazione della sede di Forza Nuova hanno diffuso un comunicato in cui affermano che "le forze di polizia, che avrebbero dovuto difendere i principi della Costituzione, non solo si sono schierate a difesa di coloro che ne mettono in discussione i principi fondamentali, ma hanno effettuato una carica, ferendo alcuni manifestanti".
Nessuno si è fatto medicare in ospedale, stando a quanto si è appreso, ma stando ai manifestanti i contusi sarebbero "una decina".

Il comunicato fa poi appello alle istituzioni "e a tutti i cittadini, affinchè organizzazioni come Forza Nuova non abbiano cittadinanza nella nostra comunità". E annuncia altre iniziative contro la presenza di Forza Nuova nel quartiere del Piano la cui sede è continuamente presieduta dai militanti.
Nessuna persona è stata denunciata.
In precedenza, al Piano, avevano fatto la loro comparsa anche le ronde delle Camice Verdi della Lega.


Guerriglia urbana, paura al Piano
Tafferugli e carica della polizia alla manifestazione contro la sede dell’ultradestra. Volano bottiglie

Ancona Volano bottiglie, partono manganellate. Le serrande si abbassano quando in corso Carlo Alberto degenera per qualche minuto la manifestazione antifascista organizzata dall’Ambasciata dei diritti e delle Comunità resistenti delle Marche contro l’naugurazione della nuova sede di Forza Nuova, il partito di estrema destra che ha trovato casa nel quartiere del Piano, rioni con la più alta densità di extracomunitari. Aria tesa. Il cordone dei poliziotti è fermo, fa muro all’altezza di via Pergolesi a un centinaio di metri dalla sede di Forza Nuova. Il traffico viene deviato in via Giordano Bruno e via Fiorini. Il gruppo di giovani con tanto di striscione “Ancona antifascista”, formato da studenti, associazioni di base e centri sociali si trova di fronte ai poliziotti, con rinforzi della celere arrivati da Senigallia, e tenta di raggiungere la sede dell’ultradestra quando da su un militante di Fn s’affaccia al balcone per esporre la bandiera con la croce celtica, ritenuta una provocazione inaccettabile. Alle 18.30 i poliziotti si schierano per evitare che il gruppo di ragazzi possa avanzare. I respinti scagliano bottiglie di birra, una manda in frantumi il lunotto posteriore di una vettura in sosta di un poliziotto, mentre altre si infrangono sull’asfalto. Le schegge raggiungono alcuni presenti, compresa una giovane collaboratrice di una Tv locale, ma senza fare danni. La polizia risponde con qualche manganellata. I residenti osservano da dietro le finestre mentre i commercianti abbassano le serrande.

Alta tensione

Tutto dura per fortuna pochi minuti. “Eravamo circa 150 – spiega una ragazza del gruppo studentesco – e quando ci siamo mossi per andare verso la sede di Forza Nuova siamo stati bloccati dalla polizia. Ci hanno impedito di avvicinarci ed è nato quindi lo scontro”. Poco più in là, intanto, fra i militanti di Fn è comparso ad un certo punto pure il presidente dell’Unione delle Comunità islamiche in Italia Mohamed Nour Dachan, che ha risposto ai giornalisti di non avere “alcun problema” per l’apertura di quello che la Gasparroni che definito “un presidio a tutela degli italiani”. “Non ce l’abbiamo con gli extracomunitari – hanno detto Fiore e il segretario regionale di Fn Marco Gladi – ma il nostro obiettivo è sostenere le famiglie italiane”. I resistenti gridavano slogan contro Forza Nuova, è stato lanciato un petardo ed un pezzo di ferro, senza ferire nessuno. “La presenza di Forza Nuova in questo quartiere e in questa città, da sempre democratica e aperta all’integrazione – hanno detto i manifestanti, annunciando altre iniziative al Piano – è inaccettabile, e se non saranno le istituzioni a far chiudere la loro sede, ci penseremo noi”.

La calma è poi tornata intorno alle 19.30, grazie anche alla pioggia, ma le scene da guerriglia urbana lasciano uno strascico di polemiche. Gli attivisti delle Comunità resistenti e delle associazioni per i diritti dei migranti che hanno promosso la manifestazione hanno diffuso un comunicato in cui affermano che “le forze di polizia, che avrebbero dovuto difendere i principi della Costituzione, non solo si sono schierate a difesa di coloro che ne mettono in discussione i principi fondamentali, ma hanno effettuato una carica, ferendo dieci manifestanti”. Nessuno però si è fatto medicare in ospedale. E in serata il questore Giorgio Iacobone spiegava che la manifestazione dei No-global avrebbe dovuto svolgersi “nel luogo precedentemente autorizzato dalla Questura, davanti alla chiesa dei Salesiani”. L’intervento della polizia, spiega il responsabile dell’ordine pubblico, “è riuscito a scongiurare che i manifestanti, che hanno violato le prescrizioni, raggiungessero la sede di Fn”. Inoltre alla questura “non risulta che fra i manifestanti ci siano stati dei feriti”. La polizia adesso visionerà i filmati della manifestazione e chi ha commesso reati verrà denunciato.

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